E’ quanto si apprende dal monitoraggio settimanale a cura del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità secondo cui l’indice Rt nazionale raggiunge quota 0,81 rispetto al precedente 0,85
Sulla base di questo andamento potrebbero, dunque, essere 13 le regioni e 2 province autonome ad andare in zona gialla, per un totale di circa 50 milioni di italiani, così come previsto dal Decreto riaperture in vigore dal prossimo Lunedì 26 Aprile. Calabria, Basilicata, Sicilia e Valle d’Aosta dovrebbero, pertanto, restare in zona arancione.
Qualche dubbio, invece, permane ancora sulla Puglia, mentre la Sardegna non si schioderà dalla zona rossa, almeno per il momento. Il monitoraggio, oltretutto, riferito a Giovedì 22 riporta anche una nuova lievissima diminuzione della incidenza dei casi covid, pari a 157,4 per 100 mila abitanti contro 160,5 della scorsa settimana.
«Il quadro complessivo resta ancora ad un livello critico – si legge, intanto, nella bozza del report -. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie, per cui è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi nel rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento ed uso corretto delle mascherine».