L’idea di un Campionato di Serie A da giocare nei maggiori Stadi del Sud Italia dove i contagi da Coronavirus sono stati decisamente minori, è un ipotesi lanciata alcuni giorni fa dal Presidente della Federcalcio Gabriele Gravina. Ciò potrebbe significare, naturalmente, che delle 124 partite che restano da disputare per portare a termine la Stagione 2019-2020, occorrerebbe trovare posto, da Firenze in giù, ad almeno 15 squadre del Nord.

Serie A al Sud

Anche se tornare a giocare, seppur a Giugno e con porte chiuse, in città come Milano, Bergamo e Brescia appare tuttora una soluzione davvero poco praticabile, resterebbero tuttavia in piedi una serie di problematiche legate a molte strutture del Sud, a cominciare dalle condizioni di alcuni manti erbosi sino a giungere alla questione dell’agibilità degli spogliatoi rispetto ai protocolli di sicurezza richiesti dall’Istituto Superiore di Sanità, senza trascurare, ovviamente, gli eventuali incroci con gli altri Campionati non ancora ultimati, ossia Serie B e Lega Pro.

Intanto, per impegni governativi, sono stati rinviati a Lunedì prossimo i colloqui fra il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora e le maggiori Federazioni sportive. «Chi invoca l’annullamento della Stagione non vuole bene né al calcio né agli italiani e toglie loro la speranza di futuro», ha detto nel frattempo il Presidente Gravina, il quale ha, poi, aggiunto: «è un momento complesso per il nostro Paese, per l’economia e per il calcio che è una delle industrie più importanti. Con senso di responsabilità, disponibilità e buon senso troveremo la giusta via», quanto meno si spera, a cominciare dal rispetto per le migliaia di vittime innocenti scomparse sole e senza alcun conforto, a causa della pandemia.