Con un anno di ritardo hanno preso il via i Giochi Olimpici. I primi nella storia ad essere rinviati di 12 mesi. La cerimonia è andata in scena allo Stadio Olimpico della capitale nipponica ed ha lanciato al mondo un messaggio importante nel segno, appunto, dei valori olimpici
Dopo un anno di incertezze, la bandiera nazionale del Giappone ha fatto il suo ingresso in campo portata da atleti e da chi si è speso per superare questo periodo difficile. Emozionante, infatti, il tributo alle vittime della pandemia. Con il minuto di silenzio dedicato anche agli undici membri del team d’Israele uccisi durante un attacco terroristico ai Giochi di Monaco 1972.
Spazio, poi, alla parata degli atleti, protagonisti indiscussi della rassegna a cinque cerchi in programma fino al prossimo 8 Agosto. Ha iniziato a sfilare, come tradizione, la Grecia, seguita dalla rappresentativa CIO dei rifugiati. In coda gli Stati Uniti, organizzatori di Los Angeles 2028, seguiti dalla Francia che sta lavorando a Parigi 2024 e dai padroni di casa giapponesi.
Sotto lo sguardo del Presidente del CONI Giovanni Malagò e del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport nonché plurimedagliata olimpica Valentina Vezzali, l’Italia ha fatto il suo ingresso nello Stadio per 18ª, secondo l’alfabeto giapponese, intorno alle 20:50 ore locali. Infine, è toccato all’Imperatore Naruhito dichiarare i Giochi aperti, ma senza pubblico.
La bandiera olimpica al suo ingresso è stata portata da 6 atleti provenienti dai tutti i Continenti, fra cui l’azzurra del volley Paola Egonu in rappresentanza dell’Europa. Ad accendere il braciere la tennista Naomi Osaka, mentre in cielo i fuochi d’artificio illuminavano la notte giapponese per un mondo che le ha avvertite come luci di speranza, nell’attesa di uscire dal buio terribile della pandemia.