Un incontro dall’esito positivo, indirizzato unanimemente verso la necessità di risolvere il problema del disagio abitativo in città. E’ quello svoltosi in mattinata di ieri nel Salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi
All’incontro hanno preso parte, oltre all’Amministrazione comunale, la Regione Calabria rappresentata dall’Assessore alle infrastrutture Domenica Catalfamo ed i rappresentanti del Comitato spontaneo Prendocasa ed il Commissario Straordinario dell’ATERP Paolo Petrolo. Al termine dell’incontro è emersa una condivisione delle problematiche affrontate e del percorso individuato per risolverle.
Il tavolo tecnico resta comunque aperto e sarà aggiornato fra quindici giorni. Nel frattempo il Comune approfondirà gli aspetti relativi agli interventi di manutenzione da poter attivare sugli edifici già esistenti, potendo contare sull’apporto anche dei tecnici regionali che valuteranno la coerenza degli interventi di cui abbisognano gli alloggi con le direttive di Agenda Urbana che è lo strumento straordinario dal quale potranno essere attinte le risorse finanziarie per provvedere alle necessità delle famiglie in emergenza abitativa.
Per il Comitato spontaneo Prendocasa ha preso la parola Ferdinando Gentile che ha parlato di «situazione ingestibile, con fondi quasi nulli per il welfare, e che potrebbe aprire, da qui in avanti, una fase di tracollo per il disagio sociale che ne deriva». Gentile, inoltre, ha sollevato la problematica sia sul fronte della mancanza di contributi per le famiglie che per coloro che abitano in stabili per i quali il Comune paga l’affitto a privati, attualmente circa 200 persone.
La concertazione fra le Istituzioni, soprattutto sul fronte del contrasto alle occupazioni abusive, è stata poi invocata dal Commissario straordinario dell’ATERP Petrolo: «E’ importante la concertazione perché sarebbe inimmaginabile che l’Aterp, che gestisce 36 mila alloggi, riesca a verificare chi li occupa illegalmente». Infine, ha indicato alcune aree nel territorio di Cosenza dove poter costruire nuovi alloggi popolari, procedendo all’emanazione di un nuovo bando.