La Calabria perde uno degli uomini più illustri in campo umanistico e scientifico
Era docente all’Università della Calabria dove insegnava Letteratura italiana ed era considerato anche il saggista di casa nostra più conosciuto nel mondo. Di lui, il filosofo francese Pierre Hadot, ha scritto: «Nuccio Ordine, ben noto ai lettori per i suoi eccellenti lavori su Giordano Bruno, è anche uno dei migliori conoscitori attuali del milieu sociale, artistico, letterario e spirituale dell’età del Rinascimento e degli inizi dell’Età moderna».
La notizia si appresa poco fa, tant’è che è stato subito chiesto di allestire la Camera Ardente nella Sede dell’Unical. Nuccio Ordine era nato a Diamante, in provincia di Cosenza, e nel corso della sua brillante carriera accademica ha diretto collane di classici, sia in Italia che all’estero. In Francia, è stato stato insignito della Légion d’Honneur, mentre in Italia venne nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica.
E’ stato, appunto, un fine intellettuale: storico della letteratura, saggista ed anche critico letterario. Con lui scompare una delle figure più autorevoli, non solo dell’intera Calabria, ma anche a livello internazionale. il suo saggio dal titolo L‘utilità dell’inutile, presente in 32 Paesi, è stato tradotto in numerose lingue fra cui cinese, giapponese, arabo, turco, russo e basco.