Basta guardarsi intorno. I postumi della sbornia chiamata Jannik Sinner sono ovunque. L’Arabia Saudita, aspettando un Master1000 dall’Atp, annuncia la nascita di un Torneo esibizione ad Ottobre. Intanto, c’è Sanremo dove il tennista italiano ha preferito declinare l’invito di Amadeus, mentre l’imitazione del comico Crozza in televisione è sintomo di una popolarità dilagante.
Infatti, è lui il nuovo centro di gravità permanente dello sport italiano. Smaltita l’indigestione di Istituzioni romane, Jannik ha ricominciato ad allenarsi. Era in campo a Montecarlo già il giorno dopo il Quirinale. I problemi, semmai, sono degli altri. Chi tira dritto per la sua strada è, appunto, l’altoatesino che dopo il primoSlam della carriera potrebbe piantare sul suo percorso un’altra pietra miliare, addirittura prima di quanto preventivato.
Vincendo l’appuntamento di Domenica 18 Febbraio l’azzurro, infatti, scavalcherebbe Medvedev, il quale in Olanda ha dato forfeit, diventando il tennista numero 3 del mondo, dietro Djokovic e Alcaraz. Vincere a Rotterdam permetterebbe a Jannik non solo di raggiungere un importante traguardo a 22 anni e 186 giorni, ma di sconfiggere la sindrome del giorno dopo. Dopotutto, la strada per essere il top in assoluto è già iniziata.