Oscurato un sito con più di 17 mila iscritti in tutto il mondo, che incitava i giovani a compiere gesti estremi
«Non dobbiamo abbassare la guardia per evitare che il web possa diventare lo strumento per compiere gravi e pericolosi reati», ha dichiarato il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, esprimendo ampia soddisfazione per le operazioni compiute grazie al coordinamento della Procura della Repubblica di Roma, dall’Arma dei Carabinieri e dalla Polizia Postale che hanno portato, rispettivamente, allo smantellamento di un gruppo antisemita e razzista particolarmente pericoloso.
Oltretutto, il web continua a classificarsi come il canale privilegiato per la diffusione di odio antisemita. Fra gli episodi raccolti di recente in Italia, fa ancora rabbrividire la scritta «Entriamo senza bussare come nelle soffitte di Amsterdam… perché dobbiamo trovare quella bugiarda di Anna Frank» comparsa nel quartiere romano di Pietralata, di cui diede puntualmente notizia Il Messaggero.
«Le due operazioni – ha proseguito, intanto, la titolare del Viminale – testimoniano ancora una volta la professionalità e l’impegno profuso quotidianamente dalle Forze di Polizia per prevenire e reprimere i fenomeni criminali sul web. Grazie ad una incessante attività di monitoraggio e investigativa è stato possibile, da un lato, individuare una rete, diffusa sul territorio nazionale, finalizzata alla propaganda e all’odio razziale e antisemita e, dall’altro, intervenire su un network operante a livello internazionale che sfruttava le fragilità dei più giovani».