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Parte oggi da Baku, in Azerbaijan. Inascoltato l’allarme Onu

Il Pianeta è malato, con una febbre che ha ormai raggiunto i famosi +1,5 gradi di temperatura media una volta considerati invalicabili. Grida di dolore, dunque, ma a Baku non ci saranno molti leader internazionali.  Non ci sarà Joe Biden. Mancheranno la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e insieme a lei tanti altri Capi di Stato.
Insomma, i maggiori inquinatori del globo non parteciperanno alla Conferenza annuale chiamata a salvare la terra. Ci sarà, invece, Giorgia Meloni che da Capo del G7 non può esimersi, ma terrà giusto un breve discorso e il 13 Novembre prossimo tornerà, poi, a Roma. La Cop29 vedrà impegnati 50 mila Delegati in un negoziato fatto di strategie e relazioni.
Tuttavia l’urgenza di agire, di trovare fondi per adattamento e mitigazione all’impatto delle emissioni, non è mai stata tanto chiara come ora. Le inondazioni che hanno colpito l’Europa e la Spagna, la siccità che sta piegando l’Africa, i cicloni che hanno sconvolto la Florida, sono tutti sintomi della stessa malattia. E gli scienziati con i nuovi report avvertono che la febbre non sta passando. Anzi, peggiora.