La Stagione vissuta finora dal Cosenza è stata complicata, una sorta di montagna russa emotivo
Un’oscillazione continua che non si è praticamente mai fermata, portando con sé ogni forma di patema d’animo, dando vita a mesi dove la noia non è mai stata un’opzione. Già da questa estate, da quando il Direttore Sportivo Roberto Gemmi aveva allestito una squadra che sembrava sulla carta poter garantire un Campionato su ottimi livelli al Club calabrese.
L’inverno vissuto dalla squadra è stato glaciale, in campo e fuori, con 2 sole vittorie da Novembre fino al 28 Febbraio, giorno dell’incredibile successo ottenuto contro la Reggina. Nell’intermezzo tante difficoltà, la gestione Viali che tentava di dare una sterzata e l’ardente desiderio di svoltare. Quanto auspicato pare essere accaduto e le plurime motivazioni sono tutte trainate da un elemento centrale, ossia il ruolo dei giovani all’interno dello scacchiere tattico.
Dopo il catastrofico KO di Como, dove il 5 a 1 finale ha fatto barcollare una squadra già in netta difficoltà, qualcosa nel sodalizio calabrese è scattato. Alcuni cambi di formazione, infatti, con il ritorno di Aldo Florenzi, un’iniezione di vitalità derivante da calciatori che sentono fortemente la causa come, ad esempio, Zilli schierato dal primo minuto contro la Reggina ed autore di una prova tanto intensa quanto solida.
Sono diversi e, ugualmente validissimi, gli elementi della linea verde dei Lupi, con i già menzionati Florenzi e Zilli, così come Marco Brescianini, che in quest’esperienza sta ritrovando il proprio talento da centrocampista in grado di essere presente in entrambe le fasi.
Il tutto senza dimenticare l’estro di Cortinovis o l’insistente potenza di Nasti, che contro i cugini calabresi, grazie ai 2 gol nei minuti finali, tra il 90’ e il 92’, ha dato inizio al ciclo positivo dei suoi, ora giunti a ben 3 vittorie nelle ultime 4 uscite, trovando 9 punti fondamentali per abbandonare le possibili posizioni di retrocessione.
Elementi vivaci, desiderosi di scrivere un finale diverso rispetto a quello immaginabile in inverno, guidati da un allenatore dalle esultanze acrobatiche e iconiche, come dimostrato con la rovesciata messa in mostra contro la Spal. Un gruppo vivo, dunque, che vede la salvezza possibile e sta lavorando per ottenerla.
A cura della Lega di B