Gli Amministratori comunali di Rende ricordando l’Olocausto sottolineando che «non può esservi giustificazione alcuna verso l’uso della xenofobia e del razzismo»
«Le storie di ordinaria resistenza di chi ha subito l’Olocausto sono le stesse di chi, oggi, si trova costretto dalla guerra o dalla fame a varcare i confini della propria Nazione o di chi è perseguitato per i propri ideali. Ed è anche fra i corridoi degli Ospedali, nei presidi in cui si cerca di contrastare gli effetti della pandemia», così il Sindaco Marcello Manna in occasione della Giornata della Memoria.
Se il presente cammina gravido di futuro, è nelle tracce del passato che esso scorge il suo orizzonte. La storia risulta indispensabile per individuare ed affrontare le contraddizioni oggettive da sciogliere per non essere costretti ad assistere al ritorno «dell’oscurità senza aurora, l’arcaico senza utopia, il grido confuso o fraudolento senza contenuto umano», diceva Ernst Bloch.
«La Giornata della Memoria, e così le doverose riflessioni sulla Shoah e sullo sterminio nazista – ha affermato l’Assessora Lisa Sorrentino – rappresentano importanti occasioni anche per mettere in guardia dai pericoli insiti in ogni forma di discriminazione e di intolleranza etnica».
«Viviamo, purtroppo, in un momento storico caratterizzato da un clima socio-culturale che favorisce atteggiamenti di chiusura – ha, infine, concluso la Sorrentino – che induce alla paura dell’altro, del diverso. Profonde ed indelebili violazioni dei fondamentali diritti umani continuano, infatti, a perpetrarsi ogni giorno».