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Una telefonata non poteva bastare a risolvere una crisi profonda

Il colloquio dei giorni scorsi tra la premier e il Presidente della holding automobilistica, ha avuto una duplice funzione. Raccontano, infatti, che la Meloni abbia tratto segnali positivi dalla conversazione con Jonh Elkann. «È pronto a dare garanzie sugli investimenti» ha dichiarato il Presidente del Consiglio.
È come se avesse percepito che l’erede dell’Avvocato, questa volta, abbia voglia di «chiudere al più presto la partita italiana. E, quindi, è disponibile». Anche perché in passato l’approccio era stato molto ruvido. Il tira e molla è andato avanti fino all’addio di Tavares.
L’Azienda in difficoltà ha dovuto cambiare atteggiamento. Dinnanzi alle certezze chieste da Meloni, Elkann ha assicurato il pieno impegno della Società. D’altronde la premier, è stata chiara sulla necessità di veder salvaguardati il numero degli Stabilimenti e dei livelli occupazionali in Italia, ribadendo la contrarietà all’uso
della cassa integrazione e agli incentivi.