Il patto fra Italia e Albania sui migranti e le prospettive dell’allargamento europeo ai Paesi dei Balcani sono stati i temi al centro della missione di un giorno che il Ministro degli Esteri e Vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani ha svolto ieri a Tirana. Un appuntamento che ha visto anche l’incontro con il primo Ministro albanese Edi Rama.
Tajani ha, poi, visitato il Porto di Shengjin, luogo individuato per l’attracco delle navi militari che lì condurranno gli immigrati soccorsi in acque internazionali. Innanzitutto, però, c’è un nodo ancora da dirimere. Ed è quello di superare la sospensione alla ratifica sancita dalla CorteCostituzionale albanese.
«Voglio essere ottimista – ha, quindi, dichiarato Tajani – spero che in tempi rapidi ci sia una decisione. Ma noi rispettiamo le decisioni della Corte albanese e quando essa avrà deciso procederemo. Non mi sono permesso di chiedere nulla a Rama, noi vogliamo andare avanti e attendiamo la decisione con grande rispetto».
Quanto all’ingresso dell’Albania nell’Unione Europea, si tratta di un’evoluzione che l’Italia sostiene, affinché avvenga in tempi rapidi. Ciò si aggancia alle relazioni con l’Area balcanica. Su questo, il Ministro degli Esteri italiano ha tratteggiato i connotati di un’Italiaplaymaker dell’allargamento. «I Paesi dei Balcani – ha, infine, spiegato il Ministro – rivestono per noi un ruolo di primaria importanza».