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Nel Paese la vita di coppia non è considerata così importante

In Giappone una relazione sentimentale la si cerca, ma non la si insegue. Tokio, ad esempio, una Capitale che tollera la solitudine e, al vincolo affettivo, predilige il mantenimento del proprio mondo interiore. Oltre le vetrate dei caffè e dei ristoranti, infatti, si scorge ogni giorno una miriade di figure di uomini e donne che pranzano e cenano soli.
Sul tavolo, solitamente, è posato il cellulare. E in attesa dell’ordinazione c’è chi sfoglia un libro, eppure nel pasto non c’è alcun imbarazzo. La compagnia è il cibo stesso. Così accade anche al Cinema, al Teatro oppure in una Sala concerto. Intere generazioni per cui l’amore non è la priorità, né lo sono il matrimonio o una sistemazione di coppia.
Tuttavia, nella vita quotidiana del Giappone, non si avverte quell’emozione simbiotica che in Occidente è spesso considerata sinonimo del sentimento. A Tokyo si può decidere di convivere, ma di trascorrere comunque da soli un Sabato sera. Si può avere una soddisfacente relazione sentimentale e decidere, nonostante tutto, di organizzarsi un viaggio in Nuova Zelanda senza necessariamente andarci con il compagno.
Ora si passa all’utilizzo di applicazioni online per favorire gli incontri. Nasce da qui l’iniziativa, annunciata dal Governo alla fine del 2023, ma che sarà concretizzata anche nel 2024, in modo da offrire a uomini e donne di più di 18 anni un servizio sicuro, sviluppato con l’Intelligenza Artificiale, soprattutto per aiutare la curva demografica del Paese in netto calo.