Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha incontrato al Quirinale il Capo di Stato francese Emmanuel Macron, nell’ambito della visita per la firma del Trattato per una Cooperazione bilaterale rafforzata
Macron si è recato anche a Palazzo Chigi dove ad attenderlo c’era il premier italiano Mario Draghi. E, così, dopo quattro anni di rinvii e fasi altalenanti, è arrivata l’attesa firma sull’accordo che legherà Italia a Francia ad una maggiore collaborazione per creare, tra l’altro, meccanismi di dialogo onde evitare o contenere sul nascere, possibili incomprensioni o fraintendimenti, memori delle tensioni del recente passato.
Il documento, oltretutto, è composto da un preambolo che esplicita i valori e gli obiettivi comuni dei due Paesi, al quale fanno seguito 11 capitoli tematici. Sarà anche accompagnato da un programma di lavoro di una trentina di pagine, che individuano più concretamente come i due Governi intentano perseguire la strategia fissata. Dopo la firma spetterà comunque al Parlamento autorizzarne la ratifica.
L’accordo di Roma, tuttavia, dimostra il livello ormai alto di volatilità delle relazioni internazionali, specie se si pensa che soltanto due anni fa i rapporti fra Parigi e l’Italia avevano, infatti, raggiunto i suoi minimi storici, mentre adesso, nell’arco di tutto il 2021, i contatti si sono fortemente intensificati per dare una base solida e robusta al Trattato appena siglato.
«La rafforzata cooperazione fra Italia e Francia – ha, inoltre, dichiarato il Presidente Mattarella – deve avere l’obiettivo di portare all’interno dell’Unione Europea la necessaria ambizione. La dimensione europea è l’elemento chiave in una fase in cui siamo chiamati a superare la crisi legata alla pandemia e a ripartire con rinnovato slancio per affrontare con successo le grandi sfide della transizione ecologica e digitale».