Il Presidente eletto lancia segnali ad Ucraina e Russia
La speranza di Donald Trump è che gli Astri si stiano allineando per trovare una soluzione. Prima di partire per la riapertura di Notre Dame a Parigi, il Presidente eletto aveva, infatti, registrato un’intervista televisiva. Damasco non era ancora caduta, ma lui aveva inviato segnali importanti.
Aveva ripetuto a Putin e Zelensky che era arrivato il momento di mettere fine ad una guerra assurda. Aveva avvertito il leader di Kiev che gli aiuti economici e militari sarebbero diminuiti, soprattutto se non avesse accettato di considerare la trattativa, ribadendo che potrebbe abbandonare la Nato se i Paesi membri «non daranno il giusto Contributo».
A ParigiTrump ha visto Zelensky, che la settimana scorsa aveva inviato il ConsigliereYermak a Washington per discutere i dettagli del piano di pace. Sembra che il Cremlino inizi a capirlo, tant’è che il portavoce Peskov ha detto che Putin è disponibile al negoziato. Mosca chiede, inoltre, che Zelensky tolga il veto a trattare con Vladimir. Il leader di Kiev ha replicato così: «La Russia ha portato la guerra nella nostra terra ed è la Russia che cerca di mandare all’aria le possibilità di pace».