La candidatura a vice di Donald Trump è nata e morta nello spazio di poche ore. O forse è solo l’inizio di un tormentone elettorale. Il Sito Axios aveva annunciato in mattinata lo scoop: Nikki Haley, 52 anni, moderata repubblicana, ex AmbasciatriceUsa all’Onu ed ex candidata alle primarie «è stata presa in considerazione per fare la vicepresidente di Trump».
Poche ore dopo, il tycoon ha smentito tutto con alcune righe beffarde pubblicate sul suo social, Truth: «Nikki Haley non è considerata per il posto di Vicepresidente, ma le auguro ogni bene». Firmato DJT (Donald J Trump), ad indicare che l’aveva scritto di suo pugno. Ma il nome dell’ex Ambasciatrice sembra destinato a incombere sulla campagna elettorale.
I vertici del Partito la vogliono, i ricchi donatori di Haley, che la incontreranno domani a un evento di ringraziamento per il loro sostegno alle primarie, anche. La corrente trumpiana no. I bigRepubblicani vedono in Nikki l’equilibratrice del tycoon. Il nome, temuto anche dai Democratici, era rimasto sottotraccia per settimane.