Il Presidente americano critica il Cremlino per la proposta di sostituire Zelensky

Per la prima volta da quando è alla Casa Bianca, Donald Trump alza la voce con Vladimir Putin minacciando di colpirlo con sanzioni sul petrolio, se non farà «la cosa giusta» nel Negoziato per mettere fine alla guerra in Ucraina. Lo ha detto ieri durante un’intervista con una TV americana, in cui non ha escluso di usare le forza per prendersi la Groenlandia e ha confermato che pensa già al terzo mondato.
Un segnale di insofferenza per le condizioni poste da Mosca nella trattativa, di cui potrebbe parlare col Capo del Cremlino questa settimana. Quindi ha minacciato di bombardare l’Iran. Ha detto di essersi «molto arrabbiato» con Putin, quando ha messo in dubbio la credibilità di Zelensky. «Se io e la Russia non dovessimo riuscire a raggiungere un accordo per fermare lo spargimento di sangue in Ucraina – ha dichiarato Trumpe pensassi che è colpa della Russia, applicherò tariffe secondarie sul suo petrolio».
Il Capo della Casa Bianca ha spiegato che i Dazi potrebbero essere del 25%, colpendo chiunque commerci con Mosca. In questo modo Paesi e Compagnie complici del Cremlino, perderebbero ogni convenienza a proseguire gli scambi. Le tariffe potrebbero scattare entro un mese. La rabbia di Trump potrebbe però dissiparsi rapidamente, se Putin farà la cosa giusta. Quindi ha, infine, concluso confermando che ha in mente il terzo mandato.