Cosenza in grande spolvero per questo delicato match contro il Chievo Verona che a distanza di 19 anni, torna in riva al Crati. Terreno di gioco come non si vedeva ormai da tempo, perché, completamente riseminato. Oltretutto, è stata inaugurata la nuova Tribuna Stampa e, soprattutto, i LUPI sono reduci dalla prima vittoria in Campionato ottenuta sul difficile campo del Cittadella.
L’entusiasmo è palpabile e traspare già nelle lunghe file di tifosi all’ingresso dello Stadio. Ci si aspetta un Cosenza che non trasmetta i soliti patemi delle prime uscite di questo Campionato. Arbitro dell’incontro il signor Valerio Marini di Roma. Braglia presenta l’ormai consueto 4-3-3 con Marcolin che, invece, schiera un 4-3-1-2.
Veneti subito in vantaggio con una punizione di Esposito che all’8’ minuto, scavalcando la barriera, insacca alle spalle di un incolpevole Perina. Sembra ormai quasi un mantra lo svantaggio dei rossoblù, costretti ogni volta alla rimonta.
Tuttavia, da quel momento in poi, il Chievo, pur mantenendo una solida compattezza difensiva, a poco a poco sembra dissolversi. Il Cosenza, dopo un inizio incerto, fatto di errori nei passaggi condito da ritmi blandi e dal poco pressing sui portatori di palla, inizia a macinare gioco.
E’ evidente che la squadra, a seguito del “Cittadella day”, abbia trovato fiducia e, soprattutto, fluidità di gioco. Sono chiare, infatti, le geometrie di gioco che si dipanano dai piedi di Baez e Carretta lungo le corsie laterali. E se Rivière al 25′ sfiora di poco la rete del pari, al 35’ non sbaglia Bruccini (CS), grazie ad un preciso colpo di testa che fissa il risultato sull’1 a 1.
La ripresa ripropone il solito monologo di un Cosenza votato all’attacco, che non trova, però, il varco giusto per infliggere il definitivo colpo del KO. Anche se al 66’, a distanza di pochi secondi dalla rete annullata a Bruccini per fuorigioco, lo straripante Kanouté sfiora il goal del vantaggio con un tiro che lambisce il palo opposto. Fa discutere, inoltre, l’atterraggio in area avversaria a danno di Sciaudone (CS) sul quale viene fischiato un fuorigioco del tutto inesistente.
Dal 70′ in poi si rivede la proverbiale pigrizia di Litteri (CS), mentre all’83’ Vaisanen (CH) s’immola per respingere la conclusione di Pierini (CS) destinata, a portiere ormai battuto, nell’angolo basso. Nel finale di partita Bertagnoli prende il posto dell’ex Garritano, sul quale il pubblico cosentino si divide nel dispensare sia fischi che applausi.
La gara, dunque, finisce in parità. E se il punto conquistato accontenta un Chievo sin troppo rinunciatario, lascia il Cosenza deluso e con un certo amaro in bocca, nonostante il quinto risultato utile consecutivo.
Davanti ai microfoni mister Braglia si esprime così: «Ho scelto di mettere Pierini a destra per non spostare Baez, che stava facendo molto bene. Ha avuto anche una grande occasione. Secondo me abbiamo disputato un’ottima gara, a parte i primi quindici minuti.
La squadra inizia a dimostrare di avere carattere. A mio avviso su Sciaudone c’era rigore ed espulsione. Molti episodi hanno girato a nostro sfavore dall’inizio del campionato fino ad ora. Non possiamo spingere per 90 minuti, abbiamo cercato di vincerla con equilibrio. Sono contento della prestazione dei ragazzi.
Non importa chi gioca, a me interessa che la squadra migliori gara dopo gara. Ora riusciamo ad esprimerci a buoni livelli, continuiamo a lavorare perchè l’obiettivo è diventare più forti. Il Chievo ha sempre fatto risultato perdendo in una sola occasione, ha dimostrato di essere una squadra forte. Non mi piacciono i commenti negativi su Corsi: è un ragazzo che ha sempre dato l’anima, non ha fatto un giorno di vacanza per recuperare dall’infortunio. Il capitano non lo merita».
IL TABELLINO DEL MATCH:
COSENZA: Perina; Bittante (81′ Corsi), Capela, Idda, Legittimo; Bruccini, Kanouté, Sciaudone; Carretta (70′ Pierini), Rivière (70′ Litteri), Baez. A disp.: Quintiero, Saracco, Broh, D’Orazio, Machach, Greco, Trovato, Kone. All. Braglia
CHIEVO: Semper; Dickmann, Cesar, Vaisanen, Cotali (77′ Frey); Esposito, Obi, Garritano (71′ Bertagnoli); Pucciarelli (46′ Segre); Meggiorini, Rodriguez. A disp.: Pavoni, Nardi, Vignato, Nunes Pina, Leverbe, Brivio, Rovaglia, Rigione, Schafer. All. Marcolini
ARBITRO: Marini di Roma 1 (Soricaro – Ruggieri)
IV UOMO: Miele di Nola
MARCATORI: 8′ Esposito (CH), 35′ Bruccini (CS)
NOTE: Giornata gradevole con cielo variabile, temperatura mite. Presenti 6.754 spettatori di cui 29 ospiti. (4806 paganti + 1705 abbonati)
Ammoniti: Dickmann (CH), Braglia (All. Cosenza), Bittante (CS), Cesar (CH), Esposito (CH), Idda (CS)
Angoli: 7-4 (pt 2-2)
Recupero: 0′ pt; 4′ st