Si è svolto nella giornata di ieri, nel Salone degli Stemmi della Curia Arcivescovile di Piazza Parrasio a Cosenza, il Convegno dedicato al tema della povertà
Povertà e vulnerabilità sulle fasce più deboli, nella prospettiva di una Società più equa e solidale. Ad animare il dibattito, introdotto dal Presidente dell’Associazione Giorgio La Pira di CosenzaAntonio Belmonte, l’Arcivescovo della Diocesi di San Marco Argentano-Scalea, Sua EccellenzaStefano Rega e quello della Diocesi di Cassano, nonché Presidente della CEI, Sua EccellenzaFrancesco Savino.
Inoltre, sono seguiti gli interventi dei relatori Annarita Trotta Economista dell’Università Magna Greciadi Catanzaro, di Patrizia Giunti Presidente nazionale della Fondazione Giorgio La Pira di Firenze, di Gianni RomeoDirettore del Banco Alimentare della Calabria, di Francesco MolloOncologo presso la Casa del Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e di Franco Pichierri Vicepresidente vicario dell’Associazione Giorgio La Pira di Cosenza.
L’intento dell’Osservatorio non è certamente quello di sostituirsi al ruolo delle Istituzioni, della Chiesa o della Caritas, ma di cercare di sensibilizzare la Classe politica ad intervenire sugli aspetti più urgenti di queste problematiche. Da quanto è emerso dalla relazione dell’Economista Annarita Trotta, infatti, i dati sulle nuove povertà sono allarmanti e riguardano, soprattutto, le famiglie al cui interno sono presenti disoccupati, genitori mono-reddito e genitori separati.
«Ogni mese l’Osservatorio riceve persone completamente disperate – ha dichiarato il Presidente Antonio Belmonte – che si trovano in condizioni di estremo bisogno e non sanno, purtroppo, a chi rivolgersi. Faccio un appello alla Classe Dirigente della Calabria di prendere provvedimenti in tempi brevi per dare risposte adeguate alle tante necessità di queste persone». Anche la Presidente Giunti ha, infine, ricordato il modus operandi del beato Sindaco Giorgio La Pira che negli anni della ricostruzione bellica ha speso la sua vita in favore dei più bisognosi, mettendo a disposizione degli ultimi la sua indennità di Amministratore.