Il Cosenza esce sconfitto dal Moccagatta ed interrompe la sua serie di risultati positivi. Prova scialba e senza mordente quella dei rossoblù che in casa dell’Alessandria, con maggiore convinzione, potevano ottenere quantomeno un pari
Non è stato un bel Cosenza quello visto contro la squadra di mister Longo che da inizio Campionato cercava disperatamente una vittoria, che finalmente è arrivata fra le mura amiche contro i calabresi allenati da Zaffaroni che, ancora una volta, esce castigato nel confronto contro il suo ‘rivale‘. Era già successo il 9 Giugno scorso nella sfida playoff di Lega Pro e a farne le spese fu proprio l’Albinoleffe guidata dal tecnico milanese.
Squadra che in difesa ha risentito sicuramente la mancanza di uno dei suoi uomini più in forma, quel Sauli Vaisanen che nelle retrovie bruzie, fin quando è stato in formazione, prima dello sfortunato infortunio, ha sempre assicurato affidabilità e concentrazione. L’esatto contrario del suo sostituto Roberto Pirrello, purtroppo rivelatosi non all’altezza del titolare, specie sul calcio da fermo che ha permesso alla squadra piemontese di portarsi in vantaggio, in una delle rare occasioni create.
Per il resto, soltanto in alcune circostanze i Lupi hanno provato ad attaccare la porta difesa da Pisseri. Specie quando Boultam, sul finale del primo tempo, ha provato a sorprendere l’estremo difensore dei grigi con un tiro dalla distanza diretto all’incrocio dei pali, sul quale lo stesso Pisseri è stato costretto a smanacciare in corner, grazie ad un acrobatico intervento. Dopodiché, poca roba. Neanche i cambi effettuati da Zaffaroni sono riusciti, tuttavia, a scuotere la squadra da un insolito torpore, acuitosi ancor più nella ripresa.
Diciamo che la sconfitta contro l’Alessandria riporta l’ambiente silano con i ‘piedi per terra‘, dopo i facili entusiasmi scaturiti nel mese di Settembre, appena trascorso, laddove la squadra è riuscita ad esprimersi al meglio senza subire particolari pressioni. Il bilancio negativo, in ogni caso, non si limita alla rete subita al 78′ per merito di Di Gennaro, lesto a trasformare in goal un assist di Marconi su un pallone vagante proveniente da calcio d’angolo. Ci sono, comunque, da registrare gli acciacchi di Millico e Vigorito, entrambi costretti ad abbandonare il terreno di gioco.
«Il primo tempo abbiamo giocato bene – ha esordito Zaffaroni rispondendo ai giornalisti -. Nella ripresa c’è stato equilibrio, ma bisogna stare attenti ai momenti della partita, leggerli bene e interpretarli per portare il risultato a tuo favore. Abbiamo fatto una serie di scelte un po’ sbagliate, forzando alcune giocate, che hanno dato coraggio a loro e tolto fiducia a noi». Adesso l’ulteriore pausa di Campionato a causa della degli impegni della Nazionale di Mancini e, poi, di nuovo in campo Sabato 16 Ottobre nella sfida casalinga contro il Frosinone.
IL TABELLINO DEL MATCH:
ALESSANDRIA: Pisseri; Prestia, Di Gennaro, Parodi; Mustacchio, Casarini, Palazzi (65′ Milanese), Lunetta (65′ Beghetto); Chiarello (84′ Benedetti), Marconi (84′ Corazza), Palombi (58′ Orlando). A disposizione: Crisanto, Russo, Arrighini, Pierozzi, Mantovani, Kolaj, Celesia. All. Longo
COSENZA: Vigorito (55′ Saracco); Tiritiello, Rigione, Pirrello; Situm, Carraro, Palmiero (82′ Gerbo), Boultam (55′ Eyango), Corsi (82′ Kristoffersen); Gori, Millico (36′ Caso). A disposizione: Matosevic, Venturi, Vallocchia, Minelli, Florenzi, Sueva. All. Zaffaroni
ARBITRO: Fabbri di Ravenna (Liberti – Laudato)
IV UOMO: Madonia di Palermo
VAR: Manganiello di Pinerolo
AVAR: Prenna di Molfetta
MARCATORI: 78′ Di Gennaro
NOTE: Giornata soleggiata, temperatura di 22°C. Spettatori paganti: 1.409; Abbonati: 936. Presenti sugli spalti oltre 500 sostenitori rossoblù, nel Settore ospiti (sold out) e disseminati in diversi Settori dello Stadio Moccagatta
Recupero: 2′ pt; 4′ st
*L’immagine in evidenza è a cura del Cosenza Calcio