Sono stati oltre mille i tifosi giunti dalla Calabria. Dal Cosenza, però, ci si aspettava di più, specie ora che in riva al Crati si respirava aria di alta Classifica. Squadra in campo con motivazioni diverse. L’11 di Pirlo che fra le mura amiche ha inseguito a lungo un risultato utile in questo Campionato, cosentini concentrati a proseguire un cammino, sinora, di tutto rispetto.
Il Cosenza, d’altronde, era arrivato a Genova con la consapevolezza di essere una formazione temibile e di giocarsi la partita anche per la conquista dei 3 punti, cosa oltretutto difficile, ma non impossibile. I Lupi, se vogliamo, non hanno disputato un buon match e spesse volte sono apparsi persino stanchi e demotivati, al limite dell’insolenza.
La partita, per lunghi tratti del primo tempo, ha mostrato un filo di nervosismo, anche per i molti scontri a centrocampo. Tanti, infatti, i cartellini gialli distribuiti dall’Arbitro Colombo di Como. Al 14′ il primo tiro in porta dei calabresi è stato ad opera di Tutino, dopo una bella ripartenza di Marras. Al 36′Borini, invece, ha impegnato Micai, oggi purtroppo in giornata no per le troppe imprecisioni nei disimpegni.
Nalla ripresa la squadra di Caserta è andata, tuttavia, a fondo con la doppietta di un Borini sicuramente ritrovato, autore del vantaggio blucerchiato al 61′ su calcio di rigore e con il definitivo sigillo arrivato all’81′di gioco. Una prova decisamente incolore che conferma, dopo Brescia, una mancanza di continutà nei risultati, oltre ad una scarsa personalità che alla lunga potrebbe impedire ai rossoblù di ritaglaorsi un ruolo da protaganisti in questa Stagione.
IL TABELLINO DEL MATCH:
SAMPDORIA: Stankovic; Depaoli, Ghilardi, Gonzalez, Barreca (Giordano 69′); Girelli (Kasami 63′), Yepes (Ricci 86′), Vieira; Verre (Pedrola 63′); Esposito, Borini (Askildsen 88′). A disp. : Ravaglia, Panada, Buyla, Porzi, Delle Monache, La Gumina, De Luca – All. Andrea Pirlo