Milioni di italiani hanno già espresso il proprio voto entro le ore 15:00 di questo Lunedì 4 Ottobre. Si abbassa ancora l’affluenza alle urne su tutto il territorio nazionale
Un ‘esercito‘ di candidati si prepara ad accogliere con ansia e trepidazione l’esito dello spoglio. Roma, Milano, Torino e Napoli sono solo alcune delle città importanti chiamate al rinnovo del Consiglio comunale e del proprio Sindaco il cui nome, in alcuni casi, si potrà conoscere soltanto dopo il ballottaggio del 17 e 18 Ottobre. Fa eccezione, a livello regionale, il voto della sola Calabria, chiamata ad eleggere il nuovo Governatore.
Si conclude così, una lunga campagna elettorale non priva di velenose polemiche cha hanno visto contrapposte un po’ tutte le forze politiche coinvolte nella competizione. Ma il dato che più fa riflettere è, sicuramente, l’ulteriore calo di partecipazione da parte dei cittadini-elettori, decisamente stufi di una politica ormai autoreferenziale, salvo rarissimi casi, che non sa più dare risposte adeguate ai tanti problemi della gente.
Il generale appiattimento delle varie posizioni partitiche su argomenti che interessano da vicino la vita sociale, in un momento storico, tra l’altro, privo di qualsivoglia tensione ideale e la conseguente fine delle ideologie, hanno reso purtroppo la politica uno scenario arido e malinconico in cui l’unica ragione di esistere è la visibilità di un leader aggrappato al suo folle e patologico disegno narcisistico con il quale cerca di circuire le masse, sempre più sprovvedute dinanzi allo strapotere dell’informazione.