Mulattieri è sempre più il punto di riferimento dell’attacco neroverde
La fiducia di Grosso è una garanzia, per l’intelligenza di un giocatore che non si è fatto ‘bollire’ da una Stagione non semplice in cui, invece, era atteso da protagonista e gli ha regalato solo una presenza da titolare. Samuele Mulattieri ha segnato il primo goal ufficiale del Sassuolo in Coppa contro il Cittadella, firmando in Campionato anche l’ultima rete neroverde.
La squadra emiliana, dunque, torna al San Vito-Marulla a distanza di 13 mesi dalla sfida dei sedicesimi di Coppa Italia. È la prima volta che nella loro storia, Cosenza e Sassuolo si affronteranno in una sfida di Campionato. D’altronde Grosso, vincendo nella sfida esterna contro la Carrarese, ha dimostrato di aver imparato la lezione dopo il crollo interno con la Cremonese.
Il mister ha dato energie ai suoi e l’inserimento di Volpato è stata la chiave decisiva per il successo. «La prima vittoria esterna – ha dichiarato Grosso – lancia il Sassuolo nella zona nobile della Classifica. Ma ci sono volute tutta la determinazione e la pazienza di questo mondo per piegare nel finale una coriacea Carrarese». In effetti, è molto difficile trovare qualcosa che non ha funzionato in casa neroverde, nella partita vinta contro la Carrarese.
In realtà, qualcosa c’è stato e la nota negativa è senza dubbio la prestazione di Armand Laurienté, autore di una partita ancora una volta negativa. Il francese, in questa Stagione, ha giocato 3 partite e in ben 2 occasioni è stato il peggiore in campo. Un goal segnato contro il Cittadella, che lo ha salvato dall’insufficienza, e poi il rigore sbagliato a Catanzaro e il disastro combinato a Pisa, dove a porta vuota ha deciso di non calciare.
Laurienté dovrebbe essere un valore aggiunto per la Serie B, uno di quei giocatori che può fare quello che vuole e vincere le partite da solo, ma per ora è tutto il contrario. Grosso, intanto, aspetta il vero numero 45, quello che in città aveva fatto innamorare tutti. Ma l’annata è lunga e almeno fino a Gennaio Laurienté resterà a Sassuolo e i tifosi vogliono tornare a cantare per lui.
Dopo quasi un mese di inattività, Armand ha faticato ad ingranare. E la rabbia è doppia anche perché con le sue qualità può essere inserito tranquillamente in una ipotetica top 5 o forse anche top 3 del Campionato. Nel frattempo, resta aperto il capitolo Berardi. Stiamo parlando del calciatore più importante, più titolato e (probabilmente) più pagato della Serie B.
Il calciatore sta recuperando dal grave infortunio che ha subìto il 3 Marzo scorso a Verona, dove si è procurato la rottura del Tendine d’Achille. 6 o 7 mesi di recupero sono la diagnosi media per questo tipo di incidenti e più o meno sarà così anche per lui, che entro una ventina di giorni capirà quando potrà rientrare.
Potrebbe essere Ottobre, ma sono solo ipotesi, anche perché un conto è poter giocare e un altro è avere la piena efficienza fisica. Ha trascorso l’estate a lavorare per recuperare facendo progressi considerati eccellenti dai medici e dai fisioterapisti che lo seguono. Fabio Grosso, quando è arrivato a Sassuolo, è voluto andare in palestra per salutarlo e incoraggiarlo. Nella sua testa c’è sempre stata la volontà di lasciare il Club che l’ha lanciato.
Più volte negli anni s’è parlato di una sua cessione, soprattutto alla Juventus, ma per l’importante valutazione economica che ha fatto la Società non se ne è mai fatto nulla. Berardi vorrebbe tornare in Serie A, però tutto può dipendere dalle sue condizioni e dalla sua ripresa. Prenderlo oggi è un rischio che nessuno vuole correre. Ora si aspetta il mercato di Gennaio, quando il quadro sarà più chiaro e Berardi sarà già tornato in campo.
*L’immagine in evidenza è a cura di Foto IPP / Andrea Vignoli