Come raccontare Giacomo Matteottinel centenario della sua morte? Con un viaggio a Fratta Polesine, il suo paese natale. Comincia, infatti, con una tomba la sepoltura a lungo negata e censurata, nel percorso di avvicinamento alla figura del martire più noto del Fascismo.
Matteotti, nonostante dia nome a molte strade e vie nell’Italiapostbellica, è un dimenticato, almeno come uomo. La sua immagine nella memoria comune è totalmente schiacciata sul delitto che lo priva della vita nel punto culminante del regime. Benito Mussolini si assumerà, comunque, la responsabilità morale del suo omicidio il 3 Gennaio 1925 con un discorso alla Camera dei Deputati.
Nell’anno del centenario stanno uscendo in Italia diversi volumi sull’antico Socialista e nel contempo s’inaugura una mostra a Rovigo, la sua Casa Museo che è stata di recente rinnovata. Resta, tuttavia, l’emblematica e umana, troppo umana, vicenda d’un uomo lasciato solo contro il mostro del Fascismo.