Jacopo Storni ricostruisce la vita dello scrittore attraverso le voci di chi l’ha conosciuto
Nel ventennale della sua morte, il libro racconta come le radici di Terzani (1938-2004) siano «saldamente abbarbicate all’Italia, alla Toscana e soprattutto a Firenze» come scrive Angela Terzani Staude nella prefazione del testo arricchito da un apparato fotografico inedito.
Un libro che rappresenta un viaggio fra i luoghi di Terzani, ma anche tra gli amici che lo hanno conosciuto: i compagni di Ginnasio, l’omeopata che lo curò poco prima di morire, l’amico pastore che vive nella valle di Orsignain provincia di Pistoia, la prima fidanzatina, il cugino, nonché i vicini di casa dell’adolescenza.
Il libro, infine, nasce come un vero e proprio percorso. L’autore parla, poi, della casa natale di Terzani: «Mi raccontò della sua infanzia povera, dei pantaloni comprati a rate perché i suoi genitori non avevano soldi». Il giovane Tiziano amava studiare, era un ragazzo divorato dalla passione di scrivere e di leggere. Un ragazzo affascinante che entra alla Normale di Pisa dopo una selezione durissima.