Presentati a Roma i principali dati della ricerca Arte: Il valore dell’industry in Italia realizzata dall’Osservatorio Nomisma e promossa dal Gruppo Apollo, con la collaborazione di Intesa Sanpaolo
Lo studio, primo nel suo genere, si è posto come obiettivo di realizzare un’istantanea sul Mercato dell’Arte in Italia e del suo impatto economico ed occupazionale sul Paese. Per stimarne il reale valore, la ricerca ha considerato l’intero universo degli operatori che gravitano attorno all’estesa filiera.
Nel 2019 il fatturato di Case d’asta, Gallerie, Antiquari e mercanti d’Arte ha raggiunto, infatti, quota 1,04 miliardi di euro, cui si aggiungono 420 milioni derivanti da logistica, pubblicazioni, assicurazioni, fiere, istruzione e restauratori. Per ogni euro del volume d’affari registrato, secondo l’effetto moltiplicatore calcolato dai ricercatori di Nomisma, si stima un output di 2,60 euro, motivando così l’enorme impatto economico complessivo sul Paese.
In questo scenario, tuttavia, la pandemia ha avuto l’effetto di accelerare alcuni processi già in evidenza nel Settore, quali la specializzazione e la digitalizzazione. Ad emergere, comunque, sono state le Imprese più virtuose e competitive, in grado di specializzarsi ed adattarsi alle esigenze del mercato nazionale ed internazionale.
Nel corso della presentazione, il Ministro della Cultura Dario Franceschini ha voluto sottolineare che: «C’è un grande spazio di crescita per l’Industria dell’Arte in tutto il mondo e l’Italia deve avere un ruolo di guida. Lo sforzo che le Istituzioni culturali devono compiere è quello di lavorare affinché, oltre alla doverosa tutela del Patrimonio che ci hanno lasciato le generazioni precedenti, si creino le condizioni per aumentare gli investimenti e la crescita di questo Settore».