Imparare ad attribuire il giusto valore al vino, fornire le indicazioni indispensabili per favorirne il migliore accostamento con il cibo valorizzando le caratteristiche e peculiarità delle produzioni locali di eccellenza.

Questi gli obiettivi del percorso di approfondimento che la delegazione di Cosenza dell’Accademia Italiana della Cucina, l’istituzione culturale nata nel 1953 con l’obiettivo di salvaguardare le tradizioni della cucina italiana e la cultura della civiltà della tavola, ha avviato nelle scorse settimane.

Ad organizzare i momenti di approfondimento, il Delegato dell’Accademia Rosario Branda, che d’intesa con la Consulta della delegazione cosentina ha coinvolto l’Associazione Italiana Sommelier della Calabria con la sua presidente Maria Rosaria Romano.

«In Calabria sono presenti oltre duecento varietà di vitigni autoctoni catalogati. Una biodiversità che rappresenta un patrimonio davvero importante – ha dichiarato il Delegato Branda -. I viticultori calabresi hanno capito che devono continuare a studiare e valorizzare gli autoctoni, ma soprattutto che occorre fare sistema. Una strada obbligata per dare vita ed affermare il brand Calabria provando ad organizzare l’offerta in un contesto unico ed affidabile in grado di fare sintesi fra territorio, tipicità e tradizione».