Biden prova a convincere gli Alleati che non è ancora bollito
Sul tavolo del vertice Nato ce ne sono di cose da discutere e decidere, ad esempio la risposta da dare alla Russia in merito al bombardamento dell’Ospedale pediatrico di Kiev. Ma le attenzioni degli invitati, degli osservatori, dei giornalisti, insomma di tutti, sono altrove, o meglio sono sull’unico leader che può veramente decidere il bello e il cattivo tempo in seno all’Alleanza e quindi anche del futuro della stessa disgraziata Ucraina. Il nome è Joe Biden.
Quello che è stato definito quanto meno uno dei più importanti vertici del decennio, qualcuno ha perfino esagerato e ha sparato lì ‘del secolo’, si è trasformato in un Summit straordinariamente importante sì, ma per l’immediato futuro del Presidente americano, autentico padrone di casa e padrone di fatto della baracca atlantica, nonché candidato democratico alle prossime Elezioni degli Stati Uniti.
Sleepy Joe, come lo chiamava in tempi non sospetti Trump, deve dimostrare una volta per tutte di essere pienamente in sé. Di essere in grado di affrontare la campagna elettorale e continuare a governare, nonostante gli 86 anni suonati. Di mezzo non c’è solo la sua salute e quella del suo Paese, ma anche quella della Nato stessa. La sua rielezione sarebbe una garanzia di continuità. L’alternativa è rappresentata dallo spauracchio Trump, il fantasma che incombe dietro la demenza senile dell’attuale Presidente.
*L’immagine in evidenza è a cura di Adam Schultz