Si è svolto presso la sede dell’UNAR – Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’incontro fra il Direttore Triantafillos Loukarelis e Lidia Maksymowicz, polacca di origini bielorusse sopravvissuta ai lager nazisti

L’incontro con Loukarelis segue quello avuto con Papa Francesco e la Sindaca di Roma Virginia Raggi. Deportata ad Auschwitz Birkenau quando non aveva ancora compiuto tre anni, Lidia Maksymowicz è una delle ultime superstiti in Europa. È stata in questi giorni in visita in Italia per raccontare ai giovani la sua testimonianza, raccolta nel docufilm a lei dedicato dai titolo 70072. La bambina che non sapeva odiare.
«È stato un onore per l’UNAR incontrare Lidia Maksymowicz – ha dichiarato il Direttore Loukarelis -. La sua testimonianza costituisce un valore inestimabile. E’ importante che la memoria degli orrori che sono stati compiuti in passato continui ad essere trasmessa nel presente, soprattutto ai più giovani».
«Occorre non dimenticare una delle ferite più profonde della nostra umanità – ha, infine, aggiunto il Responsabile UNAR- per impedire che la storia si ripeta. La testimonianza dei superstiti e il ricordo di tutte le vittime della barbarie dei campi di sterminio, dev’essere per tutti noi un monito affinché i valori della libertà, della democrazia, dei diritti dell’uomo siano sempre difesi e salvaguardati».