Nel Paese natale di Hitler sono già 165 gli episodi accaduti
L’Antisemitismo, in Europa, rialza la testa. E non si tratta, purtroppo, di episodi marginali. Prova ne sia il fatto che, in un’intervista andata in onda ieri sera al Tg1, Papa Francesco ha deciso di parlarne. «Non ho spiegazioni – sono state, infatti, le parole del Pontefice– è un dato di fatto, lo vedo e non mi piace».
Il Papa, inoltre, allarga lo sguardo sull’escalation delle guerre in corso «a cui non ci dobbiamo abituare» e riferendosi a quella di Gaza invoca «una soluzione saggia per popoli che devono vivere insieme in Stati ben limitati e Gerusalemme con uno status speciale». Bergoglio, oltretutto, ha parlato mentre è ancora fresca l’eco dell’attacco Antisemita in Austria, il Paese che diede i natali all’innominabile Adolf Hitler.
Martedì scorso qualcuno, infatti, ha dato fuoco all’atrio della Sala delle cerimonie della parte ebraica del Cimitero di Vienna, imbrattando il muro esterno con numerose svastiche. «Nella Sala che è andata a fuoco – ha ricordato il Capo della Comunità ebraica Oskar Deutsch – erano conservati libri antichi di grande valore ed un Santuario della Torà senza i rotoli. Ora tutto è distrutto».
L’Austria, da settimane, è scossa come molti altri Paesi europei, da furiose manifestazioni contro Israele. Ieri, tra l’altro, il Cancelliere conservatore Karl Nehammer ha reagito immediatamente alla notizia dell’incendio nella Sinagoga condannandolo nella maniera più assoluta. «Spero che i colpevoli verranno trovati al più presto» ha, infine, dichiarato nel totale sconcerto.