Ospite di FEGE, il Festival di Editoria e Giornalismo Emergente promosso dall’Amministrazione di Castrolibero ed organizzato dalla Piero Muscari Comunicazione per una tre giorni che si è svolta, in prevalenza, presso il Piccolo Teatro Unical di Arcavacata dal 23 al 25 Ottobre, Viola Ardone ha parlato del suo ultimo romanzo Il treno dei bambini nel corso di un’intervista a cura di Danilo Russo.
Si tratta di una narrazione che riporta vicende realmente accadute, spesso dolorose, che restano inserite in determinati contesti storici e sociali che hanno segnato alcuni avvenimenti epocali del meridione d’Italia.
«A volte dobbiamo rinunciare a tutto, persino all’amore di una madre, per scoprire il nostro destino. Nessun romanzo lo aveva mai raccontato con tanto ostinato candore», è scritto nella recensione della stessa casa editrice.
Infatti, negli anni tra il 1946 e il 1952 le condizioni di vita di tantissimi bambini, soprattutto al Sud, erano davvero difficili, molto dure. I bambini dai 4 ai 12 anni poveri, senza genitori, tantissimi bambini di strada, furono portati nelle regioni del Centro Nord. Fra questi c’è il piccolo Amerigo, dei Quartieri Spagnoli, protagonista del romanzo.
Il treno dei bambini, è già un successo mondiale. È stato al centro di una combattutissima asta fra editori, vinta da Einaudi. I diritti di traduzione sono stati già acquistati da ben 27 Paesi, fra cui Stati Uniti e Cina, e c’è anche un’opzione per il cinema.
Viola Ardone, nata a Napoli nel 1974, è laureata in Lettere e ha lavorato per alcuni anni nell’editoria. Autrice di varie pubblicazioni, insegna latino e italiano nei Licei. Fra i suoi romanzi ricordiamo: La ricetta del cuore in subbuglio (2013) e Una rivoluzione sentimentale (2016) entrambi editi da Salani.