«Siamo lieti del riconoscimento ottenuto da Jonas Carpignano a Cannes per il Quinzaine, segno che la narrazione per immagini della nostra terra conserva ancora oggi fascino immutato». Così il Sindaco Manna che ha voluto congratularsi personalmente con il regista newyorkese ormai ‘adottato’ dalla cittadina di Gioia Tauro
Ed è proprio con il film A Chiara che il regista italoamericano ha chiuso la trilogia che proprio al Festival di Cannes ha iniziato il suo percorso prima con Mediterraneo poi con A Ciambra. Anche l’Assessora alla Cultura Marta Petrusewicz ha voluto sottolineare il legame che lega la storica alla famiglia di Carpignano.
«Credo che, da ragazzino, Jonas desse per scontata l’armonia razziale della sua famiglia e della Scuola, senza rendersi conto quanta fatica costasse. Così crebbe non ‘mulatto’, ma nero e bianco, non italo-americano, ma italiano e americano», ha ricordato colei che il regista chiama ‘zia’. «Abbiamo avuto l’onore di ospitare Jonas proprio a Rende – ha poi aggiunto la Petrusewicz – dove ha presentato il film candidato agli Oscar e abbiamo avuto modo di percepire come attraverso la sua arte ci abbia restituito l’esatta foto, quanto mai realistica, di uno spaccato di vita che può accadere nella Ciambra così come in ogni periferia del mondo».
«Riteniamo che questa pellicola sia necessaria al dialogo e alla riflessione su temi quali l’interculturalità e l’identità, oltre che alla salvaguardia di un patrimonio identitario che va valorizzato» ha, inoltre, chiosato il primo cittadino di Rende che ha, infine, concluso affermando come «il Settore della settima arte dev’essere sostenuto ed incentivato. Jonas da lustro alla nostra regione esportando nel mondo la genuinità della nostra terra».