La storia umana è costellata da episodi di violenza contro le donne, che sanno però dimostrare anche grande coraggio e autodeterminazione contro destini apparentemente segnati

In pieno ‘800, Luisa di Stolberg-Gedern, Contessa d’Albany, trovò le forze per separarsi dal marito, il principe Carlo Edoardo Stuart, pretendente al trono di Inghilterra, uomo dispotico, alcolizzato e violento, accusato persino di volerla uccidere. Il sovrano nacque a Roma nel 1720, ivi morì all’età di 68 anni. Prese parte giovanissimo, nel 1734, all’assedio di Gaeta.
Grazie alla propria straordinaria abilità diplomatica, Luisa arrivò a conquistarsi l’appoggio di Gustavo III re di Svezia e riuscì così ad ottenere una ‘separazione legale’ quasi 180 anni prima del dibattito che portò in Italia alla prima legge sul divorzio. Una vera ‘eroina‘ che può essere presa ad esempio dalle tante vittime della discriminazione di genere.
Forte e carismatica, la Contessa d’Albany fu punto di riferimento nei circoli intellettuali dell’epoca, veri motori di cambiamento culturale e sociale. In quei salotti conobbe il suo vero amore, il poeta Vittorio Alfieri. Alla morte prematura del letterato avvenuta nel 1803, fu lei a commissionare al grande scultore Antonio Canova la tomba monumentale di Alfieri che si trova custodita in Santa Croce a Firenze.